Negli ultimi anni, l’ortodonzia invisibile ha rivoluzionato il trattamento dell’allineamento dentale. Grazie all’introduzione delle mascherine trasparenti, pazienti di tutte le età possono beneficiare di una soluzione discreta ed efficace per correggere problemi dentali.

Ma quali sono i veri vantaggi e i limiti di questa tecnologia? Scopriamolo insieme, analizzando gli aspetti meno noti e andando oltre i soliti luoghi comuni.

Che cos’è l’ortodonzia invisibile e come funziona

L’ortodonzia invisibile si basa sull’uso di aligner, ovvero mascherine realizzate in materiale plastico trasparente, progettate su misura per il paziente.

Questi dispositivi ortodontici applicano una pressione costante sui denti, favorendone il movimento graduale verso la posizione desiderata.

La progettazione parte da una scansione digitale della bocca del paziente, che viene utilizzata per creare una serie di mascherine. Ogni set va indossato per circa due settimane prima di essere sostituito con quello successivo, seguendo un piano di trattamento personalizzato. La durata complessiva può variare da pochi mesi fino a due anni, a seconda della complessità del caso.

Una delle peculiarità di questo metodo è la reversibilità: le mascherine sono rimovibili, consentendo al paziente di toglierle durante i pasti o per la pulizia dei denti. Tuttavia, è necessario indossarle almeno 22 ore al giorno per ottenere risultati ottimali.

Ortodonzia invisibile con aligner: pro e contro

I vantaggi delle mascherine trasparenti nei trattamenti ortodontici

Uno dei principali punti di forza delle mascherine trasparenti è la loro discrezione. Grazie alla trasparenza del materiale, risultano quasi invisibili e offrono un’alternativa estetica agli apparecchi metallici tradizionali. Questo aspetto le rende particolarmente popolari tra gli adulti e i professionisti che desiderano migliorare il proprio sorriso senza attirare l’attenzione sul trattamento.

Oltre all’aspetto estetico, le mascherine trasparenti sono apprezzate per il comfort che offrono. Essendo realizzate in un materiale liscio e privo di fili metallici, riducono al minimo il rischio di irritazioni alle gengive e alle mucose. La possibilità di rimuoverle durante i pasti rappresenta un ulteriore vantaggio, evitando le limitazioni alimentari tipiche degli apparecchi fissi.

I limiti delle mascherine trasparenti

Nonostante i numerosi benefici, l’ortodonzia invisibile non è priva di limiti. Uno dei principali è la necessità di un’elevata collaborazione da parte del paziente. Indossare le mascherine per meno di 22 ore al giorno può compromettere i risultati del trattamento, allungandone la durata o richiedendo interventi correttivi.

Inoltre, le mascherine trasparenti non sono sempre adatte a tutti i tipi di malocclusione. Nei casi più complessi, come disallineamenti severi o problemi scheletrici, può essere necessario ricorrere ad apparecchi tradizionali o a interventi chirurgici. È quindi fondamentale sottoporsi a una valutazione accurata da parte di uno specialista per determinare la soluzione più adatta.

Dal punto di vista pratico, le mascherine trasparenti richiedono un’attenzione particolare durante l’uso quotidiano. Ad esempio, è necessario pulirle regolarmente per evitare l’accumulo di batteri e macchie. Inoltre, bevande colorate come il caffè o il tè possono alterarne la trasparenza se consumate mentre si indossano.

Quali malocclusioni NON possono essere trattate con l’ortodonzia invisibile?

L’ortodonzia invisibile, pur essendo efficace per molte condizioni, presenta limitazioni nel trattamento di alcune malocclusioni.

Ecco le principali condizioni che spesso non possono essere trattate esclusivamente con mascherine trasparenti, o che richiedono interventi integrativi.

Malocclusioni scheletriche gravi

Le malocclusioni scheletriche derivano da una discrepanza significativa tra la posizione delle ossa mascellari (mascella superiore e mandibola).

Queste condizioni non possono essere corrette con la sola pressione delle mascherine trasparenti, poiché il problema risiede nell’ossatura piuttosto che nell’allineamento dei denti.

Gravi affollamenti dentali

Se i denti sono estremamente sovrapposti o lo spazio nella bocca è insufficiente, le mascherine trasparenti potrebbero non riuscire a spostare i denti in modo efficace. Questi casi spesso richiedono estrazioni dentarie preventive o l’uso iniziale di apparecchi tradizionali.

Rotazioni dentali severe

Le mascherine trasparenti possono correggere rotazioni dentali leggere o moderate, ma per rotazioni superiori a 20°-30°, l’efficacia si riduce significativamente.

In molti di questi casi, l’ortodonzia invisibile può essere utilizzata come parte di un trattamento combinato, affiancata da dispositivi tradizionali o tecniche chirurgiche. Un’accurata diagnosi da parte del dentista è essenziale per scegliere l’approccio migliore.